È una convinzione piuttosto diffusa quella secondo cui, per poter perdere peso, è sufficiente cominciare a contare le calorie dei cibi che si consumano abitualmente e mangiare delle porzioni meno abbondanti del solito. È giusto cominciare ad abbattere questi luoghi comuni, che non portano a nessun risultato utile.
Il rapporto che ognuno di noi ha con il cibo, in realtà, è nettamente più complesso ed articolato di quanto si potrebbe pensare. La consapevolezza alimentare, di conseguenza, rappresenta un passaggio fondamentale per poter approfondire questo tema e capire come, prima di seguire una determinata dieta, sarebbe importante conoscere tutto ciò che riguarda questa tematica. Anche perché il nostro organismo risente notevolmente del cambio delle varie stagioni: come suggerisce officina sostenibile, conviene prestare la massima attenzione a quello che si mangia, depurando il proprio organismo proprio per affrontare tali cambiamenti.
La definizione di consapevolezza alimentare
Si parla di consapevolezza alimentare per fare riferimento al fatto di essere consapevoli nel momento in cui ci si siede a tavola e si sceglie il cibo da mangiare. La consapevolezza di quello che è il nostro organismo durante i pasti, ma anche delle emozioni che si provano mentre si mangia, così come di quelle che sono le principali caratteristiche degli alimenti, ovvero i colori, i profumi e il sapore. La consapevolezza in ambito alimentare vuol dire avere contezza di tutto quello che si mangia, non solo ai pasti principali, ma anche durante i singoli spuntini durante la giornata.
Sapete come riconoscere la fame?
Ecco un concetto fondamentale della consapevolezza alimentare, ovvero quello di imparare nuovamente come sentire la fame. Nel momento in cui ne avete la possibilità, potreste pensare di far passare più tempo tra un pasto e lo spuntino successivo, oppure lasciate trascorrere qualche minuto in più prima di sedervi a tavola. Provate a saltare la merenda, ma ovviamente non bisogna saltare i pasti. L’obiettivo di questo “allenamento” è quello di imparare nuovamente a sentire la fame.
La fame. Sì, ma di cosa si tratta? La fame corrisponde a quei leggeri crampi allo stomaco e a quella leggera sensazione di stanchezza. È chiaro che non bisogna certamente aspettare di svenire letteralmente per colpa della fame. Detto questo, però, riuscire ad avvertire la fame consente di entrare più a fondo nei meccanismi che regolano l’appetito e si sarà in grado di evitare abbuffate e simili, quanto piuttosto di comprendere meglio anche i limiti del proprio stomaco che non vanno valicati.
A cosa serve la consapevolezza alimentare
Stando a diverse ricerche che sono state svolte in ambito scientifico, va detto che la consapevolezza alimentare ha sicuramente un’utilità molto importante. Ad esempio, da uno studio realizzato da un professore della Oregon Health & Science University è emerso come annotare e prendere appunti quotidianamente circa i piatti e le calorie assunte durante i vari pasti, ha portato tali persone a perdere addirittura il doppio del peso in confronto a chi non affrontava tale situazione con altrettanta meticolosità.
La consapevolezza alimentare, di conseguenza, ha come funzione principale quella di poter avere a disposizione uno scenario reale ed effettivo in relazione al cibo che si consuma nella vita di tutti i giorni. In questo modo, si può anche avere una maggiore conoscenza di quelli che sono i periodi e i momenti in cui si avverte e subisce maggiormente la fame nervosa.
È chiaro che serve affrontare tale percorso con la massima pazienza e anche con notevole costanza. Compilare ogni giorno tali appunti è importante e non bisogna chiaramente essere impazienti di ottenere risultati il più in fretta possibile. Potendo contare su un diario, quindi, c’è la possibilità di controllare più a fondo tutti i vari dati che riguardano l’assunzione di fibre, ma anche di zuccheri, di sale e di tanti altri nutrienti che hanno un ruolo importante nella nostra salute. Essere consapevoli dal punto di vista alimentare permette anche di modificare in maniera più efficace le proprie regole alimentari.