Mangiare è uno dei più grandi piaceri della vita. Lo sappiamo bene noi di Palazzodelgusto.it, che abbiamo dedicato moltissimi articoli su tematiche come il cibo sano e quanto sia fondamentale mangiare in modo equilibrato e salutare. Oggi, per la prima volta da queste colonne, andremo ad analizzare, in modo più approfondito, i risvolti economici che si celano dietro al mondo del food&beverage.
In un momento storico come quello attuale, segnato da una profonda riduzione del PIL di tutti i paesi maggiormente sviluppati, il settore, in controtendenza, da chiari ed evidenti segni di tenuta, seppur con sfumature ampiamente differenti tra loro. Se le grandi catene di supermercati hanno visto addirittura ampliare i propri fatturati durante la pandemia, altrettanto, ad esempio, non si può dire delle aziende vinicole, che iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel solo ora dopo mesi di agonia.
Food & Beverage: fatturato raddoppiato entro il 2024
Analizzando i dati nel loro complesso, il 2020 del Food&Beverage è stato a dir poco strepitoso: dai 155 miliardi di dollari del 2019, il fatturato si è attestato attorno ai 236 miliardi. Un aumento di oltre il 50% che fa ben intendere come la crisi sanitaria non abbia lambito, in senso lato, il settore del food and beverage. Ed anche i primi dati di quest’anno sembrano confermare che il trend sia ancora in aumento.
Si stima, infatti, che alla fine del 2021 il fatturato del settore ammonterà a 270 miliardi, facendo registrare un ulteriore incremento del 15% rispetto allo scorso anno. Gli studi analizzati da alcuni analisti del settore finanziario, indicano un futuro roseo del comparto anche nel medio periodo: entro il 2024, infatti, si stima che il “F&B” avrà raddoppiato il proprio fatturato rispetto al 31 dicembre 2019.
L’importanza dell’alimentazione, intesa come mangiare sano ed in modo sostenibile a livello ambientale, si può evincere anche in tutti quei fondi legati al mondo ESG, dove vengono spesso inseriti titoli del settore alimentare da parte dei gestori. Il Food and Beverage, quindi, è uno dei settori attualmente più in voga nel mondo finanziario, che restano centrali nelle strategie messe in atto dai più importanti trader di tutto il mondo.
Un esempio lampante, in tal senso, lo si può evincere collegandosi ad una delle più importanti piattaforme finanziarie mondiali, dov’è possibile, oltre ad accendere un conto demo etoro per prendere dimestichezza con le funzioni del portale, poter copiare le strategie dei trader professionali e cercare quel profitto che, attualmente, è di fatto impossibile da ottenere nel mondo del comparto “free-risk”.
Borsa: la corsa del FTSE Italian Food & Beverage
Quanto il food and beverage sia stato “dominante” nei mercati finanziari, lo si può evincere direttamente dalla Borsa di Milano, recentemente passata di mano dal gruppo London Stock Exchange ad Euronext (in cordata con Intesa San Paolo e la Cassa Depositi e Prestiti): negli ultimi dodici mesi (Maggio 2020-maggio 2021), l’indice di riferimento (FTSE Italia Food & Beverage) è cresciuto di quasi il 45%.
L’indice nostrano ha messo a segno un incremento decisamente maggiore rispetto alla media mondiale, dove il “F&B” ha fatto registrare un aumento del 20%. Una differenza importante, che deve tenere in considerazione due aspetti: le valutazioni dei titoli “F&B” del nostro mercato erano, in epoca pre-covid”, leggermente sottostimati; la qualità dell’alimentare nazionale viene premiata ulteriormente in questo momento, con una forte ripresa dell’export.
Per investire, finanziariamente parlando, nel mondo del Food&Beverage, esistono svariate opportunità. Oltre ai classici listini azionari e obbligazionari, dove poter acquistare i singoli titoli, è possibile approcciare a questo comparto tramite degli ETF o fondi appositamente dedicati, acquistabili direttamente nelle migliori piattaforme di trading online presenti nel web.